lunedì 21 giugno 2010

Mondiali 2010 (5)

ITALIA - NUOVA ZELANDA: 1-1
C'è un atteggiamento tipicamente italiano, quello disfattista, che viene sempre trasportato anche nel giudizio agli Azzurri. Saran certo motivi culturali quelli che portano gli italiani ad essere sia pessimisti, sia severi nei loro giudizi. Oppure più semplicemente una certa abitudine al peggio, in una situazione politico-sociale che toglie generalmente ogni serenità d'opinione.
Per questo motivo, tornando al discorso meno impegnato del calcio (di cui, per motivi già scritti, mi son ripromesso di parlare in questo mese, nel mio blog), non sorprende che la nazionale di calcio sia sempre accompagnato da cori avversi, proprio da quelli che sono probabilmente i suoi tifosi più accaniti. Un odi et amo che ogni commissario tecnico sa, anche se talvolta finge di non sapere, di dover affrontare. Fa parte un po' del gioco.
Generalmente preferisco non accodarmi a questo disfattismo: invito piuttosto alla prudenza, a giudicare non quelle che sono le premesse, ma l'effettività del gioco. Ma ora non posso fingere più. Non posso scrivere che l'Italia ieri ha giocato bene. Non si tratta più di quel pregiudizio, o giudizio distorto, tipicamente italiano: è obbiettivo che ieri l'Italia ha sofferto, ha giocato male, e la prestazione generale è stata vergognosa.
Non importa che in questo mondiale, se non si guarda all'Argentina ed al Brasile, ogni grande ha fatto male o ha in qualche modo deluso. Si tratta della consolazione dei perdenti. Prima di guardare ai campi altrui, si dovrebbe porre l'attenzione al proprio spogliatoio, riflettendo sulla prestazione di ieri dei vari Camoranesi (tiri a caso e confusione nel campo), Marchisio (perché non è uscito lui, invece di Pepe?), Criscito (un disastro), Cannavaro (colpevole nel gol subito), Gilardino (invisibile), Pazzini (doveva essere risolutivo, non ha combinato nulla), ...
L'atmosfera non è buona. Voci parlano di un gruppo che si sta incrinando, di qualche malumore. Poco importa che matematicamente si può andare ancora avanti; poco importa anche che nel 1982 gli Azzurri passarono il 'gironcino' con solo tre pareggi. Ricordiamo che ieri di fronte avevamo la Nuova Zelanda. Questa volta il coro dei disfattisti fa bene a far sentire la sua voce.

  

PICCOLA RASSEGNA STAMPA:
Corriere dello Sport, forse il più sincero, titola "Azzurri, che pena!", la Gazzetta chiede invece "Lippi tutto qui?", sottotitolando "Italia addormentata, il gioco non si vede". Tuttosport è l'unico che pare già ad un primo sguardo ottimista: titola "Italia, fatti furba!", specificando "Bloccati dalla Nuova Zelanda. Ma il Mondiale si può ribaltare". Speriamo bene.

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