venerdì 25 giugno 2010

Mondiali (7)


La peggiore Italia di sempre, scrive la Gazzetta. Non si tratta di un eufemismo: è pura verità, avvallata sia dal senso di chi ha guardato le partite, sia dalla statistiche (mai l'Italia era uscita dai campionati del Mondo senza nemmeno una vittoria). Così è, se vi pare; non è la morte di nessuno, abbiamo preso coscienza che i timori della viglia erano davvero fondati. Lippi lascia la panchina - come già si sapeva -, con molte delle colpe che si auto-attribuisce. L'unico eroe rimasto sembra essere Quagliarella, simbolo di quell'orgoglio che ha infiammato l'ultima parte della scorsa gara. Le sue lacrime sono la confessione di chi ancora davvero ci credeva, di chi ha dato l'anima. Lo si prenda da esempio, ora che si deve iniziare a concepire l'idea di una ripartenza. Basta il calcio viziato di chi ha il posto sicuro, per simpatia o abitudine. Rivogliamo un'Italia battagliera, che non si faccia ridicolizzare. Appuntamento agli Europei; mancano solo due anni - c'è quasi tutto da cambiare.

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