mercoledì 5 gennaio 2011

A contro B

Utilizzando i ben noti social network, ultimamente mi son accorto di un atteggiamento diffuso. Forse era già presente da tempo, ma l'ho notato solo di recente, perché ci son cascato sempre più anch'io. E' il bipartitismo esasperato: il voler opporsi ad una supposta fazione avversa a tutti i costi, esaltando la propria in maniera tale da non concepire posizioni diverse. Credo l'influsso derivi da una spettacolarizzazione della politica: un bipartitismo che estremizza le ideologie, e che trasforma salotti televisivi - di dubbia intelligenza - in campi di battaglia. E così, poi, nella vita di tutti i giorni: gattofili contro cinofili, windows contro apple, iphone contro android, jazzisti contro metallari, vecchi contro giovani, lavoratori contro studenti, polentoni contro terroni, italiani contro stranieri, etcetera. Tutto questo in un venir meno della bellezza delle contaminazioni, dell'esaltazione delle diversità, e - soprattutto - del rispetto per i gusti e le peculiarità altrui. E' un pericolo sociale che si sta connaturando sempre più negli istinti delle genti, e che mi rattrista e spaventa allo stesso tempo.

PS: questo era il post n.100. Direi che posso dirmi soddisfatto: sto riuscendo ad aggiornare con costanza il blog; ed ho perfino attirato i commenti di qualche incauto visitatore occasionale!

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