lunedì 10 gennaio 2011

Borghezio e le sue stronzate

Esistono provocazioni che colgono il segno, nella loro anche stupidità, riescono a far parlare del personaggio che le ha poste. C'è chi ci gioca, come il Povia di 'Luca era Gay'. Ma ci sono provocazioni che superano il confine, e divengono 'stronzate'. Ecco: quella di Borghezio oggi ("L'Abruzzo? è un peso per l'Italia, dopo il terremoto") è solo una stronzata. Non dovrebbe trovare spazio su siti e giornali, e nemmeno sul mio blog (ci casco anch'io). Semplicemente, gli uditori diretti di questa stronzata dovrebbero rispondere indignati, quale sia il loro colore politico, "COSA STAI DICENDO?".
Ecco, io non sono Borghezio, e me ne vanto. Ma se fossi in lui, chiederei scusa all'intelligenza altrui (di tutti tranne "me"), e tacerei per sempre. Ha superato il limite, ed un Paese giusto dovrebbe farglielo capire, innanzitutto smettendo di ascoltarlo. "C'è Borghezio, vuole parlare, andiamocene."

Si possono avere sessantatré anni, ed essere così stronzi?

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