lunedì 12 luglio 2010

Mondiali (9)




da La Gazzetta del 12 luglio 2010 (intendo il titolo qui sotto, il resto dell'articolo è mio):

Quel dannato polpo ce l'ha fatta di nuovo! Con la vittoria della Spagna, in un Mondiale che è stato ottimo per organizzazione un po' meno per il gioco, il vero protagonista rimane lui: il polpo Paul che supera per fama anche Iniesta (autore del gol vittoria). 
Poco importa che la mia tesi che il polpo scelga sempre la bandiera alla destra non sia stata nuovamente smentita, poco importa che la Spagna fosse effettivamente la favorita secondo la maggior parte (la sua vittoria l'avevo prevista anch'io, seppure mi aspettavo un maggiore scarto di risultato). Il polpo Paul si porta a casa l'invidiabile primato di aver previsto il 100% delle vincenti nelle partite su cui è stato chiamato a pronunciarsi. Così ha superato per fama le vuvuzela, il team BJ (una squadra di pornostar che aveva promesso squallidamente del sesso orale a chiunque le avesse seguite su twitter, in caso di vittoria dell'Olanda), Larissa Riquelme (modella paraguayana, notata sugli spalti, che aveva promesso uno spogliarello in caso di vittoria ai quarti della nazionale del suo paese, salvo poi spogliarsi ugualmente nonostante l'eliminazione della squadra), e tutto quel mondo fra gossip e folklore che si porta dietro il Mondiale.
E l'Africa? Sempre in sottofondo, quasi uno scenario lontano, estraneo a tutto questo. Giustamente estraneo, ogni discorso sul continente nero non dovrebbe equivalere alla frivolezza di una pornostar olandese o di un cefalopode. Però se ne poteva parlare, almeno questo sì. Fame, povertà e guerre, interessi, razzismo, malattie: di argomenti ce ne sarebbero stati, e tutti quanti potevano essere portati all'attenzione mondiale, aprendo quanto meno delle parentesi nel contesto disimpegnato di un evento sportivo. Ogni primo passo per cambiare qualcosa, in fondo, è la formazione di una cultura condivisa, che possa essere il via di un mutamento vero e proprio. Ma si è preferito parlare solo d'un polpo.

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