venerdì 2 gennaio 2009

Al via la gara della morte

"Vado, certo che vado, e se non torno tanto meglio! Vale la pena di osare sempre" [Hubert Auriol]
Partirà domani, da Buenos Aires, la Dakar. Fondata sul finire degli anni Settanta, è probabilmente il rally più celebre del mondo, almeno per le polemiche che l'accompagnano da sempre. Si tratta di un percorso estremo, da affrontare in moto, in macchina o in camion (quest'ultimo dalla seconda edizione, del 1980).
Non si scherza: lo dimostra la tragedia di Fabrizio Meoni, plurivincitore del tracciato, che l'11 gennaio di quattro anni fa ha perso la vita proprio durante la gara. Ma non è l'unico caso di un incidente che ha coinvolto la Dakar, in trentanni di corse i morti sembra siano stati una cinquantina.

Nel 1982, Mark Thatcher, figlio della più celebre Margaret, insieme al suo co-pilota ed al suo team, rimase disperso per sei giorni, e fu ritrovato miracolosamente illeso. Lo stesso fondatore della gara, Thierry Sabine, morì nel 1986, precipitando da un elicottero mentre seguiva la gara (con lui morirono altre quattro persone). Nel 1988, a seguito di più incidenti separati, persero la vita tre partecipanti e tre indigeni. Altri episodi, ed altri morti, si ebbero nel 2003, 2005, 2006 e 2007. Nel 2008, a causa di concrete minacce terroristiche, la gara venne anullata.

E così si è arrivati all'edizione di quest'anno, che si trasferisce nel sud dell'America, abbandonando il tracciato classico che portava in Senegal. Quest'anno si correrà sulle strade di Argentina e Cile, con 14 tappe, quasi 10 mila chilometri, in un circuito che avrà partenza ed arrivo (il 17 gennaio) sempre a Buenos Aires: Parigi, partenza classica della gara, ha deciso di non rendersi più complice di una corsa che supera i limiti.

"Non si può morire tanto...", c'è chi ha dichiarato, ma intanto la Dakar coinvolge 584 partecipanti ed un impianto mediatico monumentale, risvegliando nell'uomo la voglia di osare, di superare i limiti, ed un malcelato senso di cinismo.

2 commenti:

Skyzzato ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Skyzzato ha detto...

Touch your limit!
Da quando ti appassiona il rally?