martedì 15 febbraio 2011

[SANREMO 2011 (1)] - Sanremo è sempre Sanremo?

Diciamolo: i miei gusti musicali sono un po' particolari. Lo devo dichiarare: mi piacciono quei generi un po' di nicchia, dalla musica classica al fusion, dal blues all'heavy metal (quest'ultimo genere è quello di cui più sono esperto e affine). Ma ascolto poco, anzi molto poco, di quei generi definiti genericamente come 'commerciali': di per sé fatico persino a comprendere certi gusti che portano orde di persone ad amare le canzoni di classifica. Non mi piacciono i vari Adele, Fabri Fibra o Marco Mengoni: nomi in cima alle hit parade italiane e di cui, volente o nolente, sono a conoscenza, ma di cui mai comprerei un disco. Faccio parte di quegli amanti della Musica un po' nostalgici, che non riescono ad identificarsi nel moderno business discografico; che in un negozio di dischi si avventurano nelle sezioni 'CLASSIC', 'VINTAGE', 'OLD'. In questo forse sono un po' particolare; anche se so che molti sono come me.
Eppure, sin da bambino, attendo la settimana di Sanremo con grande attenzione. Perché, come sempre, amo criticare con coscienza. Ora verserò le mie critiche, i miei commenti, magari persino i miei apprezzamenti in questo blog. Come avevo fatto l'anno scorso (qui), ma questa volta con una maggiore quantità di commenti. D'altronde, volenti o nolenti, l'argomento sanremese è di straordinaria attualità, in una società vessata da disgrazie sociali, economiche e - soprattutto - politiche. Ben venga un po' di disimpegno; speriamo non sia una distrazione da questioni più importanti (oggi il premier Silvio Berlusconi è stato, finalmente, rinviato a giudizio con rito abbreviato), né un nuovo frutto della spazzatura mediatica d'oggigiorno.

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