domenica 16 maggio 2010

Messaggio aperto ai candidati al comune di Lavis.

Quest’oggi nel mio comune, Lavis, si vota per il rinnovo del consiglio comunale. La speranza di qualsiasi elettore, al momento del voto, è che il governo - sia esso una riconferma o un’innovazione - sia quanto più simile ai progetti ed ai valori del votante. Non posso prevedere chi comporrà la squadra dei nuovi consiglieri, anche se fra i candidati sindaco prevedo una corsa a due; in ogni caso il mio augurio di buon lavoro è la speranza che Lavis diventi sempre meno un centro periferico, e sempre più un centro che sappia fornire i doverosi stimoli. Innanzitutto socio-culturali. Un paese che possa fornire le alternative alla fuga, che possa non solo dare spazio, ma anche incentivare lo sviluppo dei caratteri e delle prerogative (anche artistiche, musicali, culturali) dei cittadini. Uno sguardo che non si rivolga sempre e solo agli anziani, ma che possa coinvolgere anche la linfa di quei giovani che troppo spesso soffocano nell’apatia. Ecco il mio augurio e le mie richieste per chi verrà eletto, e per chi si occuperà dell’opposizione: non dimenticare che un paese, quali siano le sue dimensioni, vive di partecipazione, di proposte e di comunione. Non di muri, ma di piazze, in cui gli sguardi possano spaziare su tutti, e gli spazi non siano solo appannaggio di alcuni. Ancora buon lavoro.

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